Dal 22 al 24 settembre a Parigi, presso il Centre des Congres de la Villette, si è tenuta la prima edizione del Congresso Internazionale di Medicina dello Spazio, nuova frontiera dello studio del corpo umano in condizioni di assenza di gravità.
Molti gli interventi dei più famosi luminari del settore e tra loro la giovanissima Lydia Johnson Kolaparambil Varghese, ex alunna del Chris Cappell College di Anzio e nuova promessa di questa affascinante disciplina. Ha presentato il suo studio sull’interazione tra sistema nervoso centrale e le particelle solari presenti all’esterno della magnetosfera, nell’ottica di proteggere gli astronauti dai rischi di sviluppare patologie tumorali al cervello.
Ad ascoltarla un folto pubblico con i più importanti studiosi, tra cui in prima fila il Dott. John Allen, Program Executive for Crew Health and Safety della NASA, che si è complimentato apertamente con la talentuosa ricercatrice.
Lydia Johnson, rimasta sempre molto legata alla sua scuola di origine, ha avuto l’iniziale impatto con il mondo spaziale grazie ai corsi di “Astronautica in Classe” di cui è stata una delle prime partecipanti. Il forte legame con questa origine lo ha voluto esprimere anche nel titolo della sua prima importante ricerca “Cancer Health Research in Space” da cui l’acronimo CHRIS, presentata nel 2018 a Praga nel VI Congresso Europeo di Medicina Aerospaziale.
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